25 APRILE E 1° MAGGIO

Giustizia Sociale e Libertà, un binomio indissolubile ma "calpestato"

 

Il 25 Aprile ed il 1° Maggio rappresentano due giornate significative per il socialismo italiano, per la sinistra italiana, per il Paese e non solo. Non si tratta di sole celebrazioni di eventi passati, ma di due giornate che rappresentano i pilastri alla base della società e del futuro che si devono realizzare. La liberazione dal nazi-fascismo è sinonimo di libertà mentre la festa dei lavoratori di emancipazione, redistribuzione della ricchezza e realizzazione dell'essere umano attraverso il lavoro. In un'unica parola, giustizia sociale. Giustizia sociale quale presupposto per una vera libertà degli uomini. Un binomio indissolubile, per il quale donne e uomini hanno lottato e si sono sacrificati nel passato, ma valori che riteniamo indispensabili per il futuro e la società che si dovrà realizzare. Un nuovo modello di partecipazione al lavoro, che sappia coniugare da una parte le esigenze di un mondo che sta mutando velocemente con nuovi diritti, che garantiscano una piena dignità dei lavoratori e degli uomini. Dall'altra una più equa redistribuzione delle ricchezze e del tempo libero, per consentire a tutti di vivere appieno le opportunità che la vita ci offre. Dovranno essere queste le ragioni di esistenza di una nuova grande forza del socialismo italiano e la base dell'elaborazione e del perseguimento di un nuovo modello di società sempre più giusta e libera!

Negli ultimi trent'anni, e ancora oggi, si assiste alla diffusa commemorazione di queste due giornate molto spesso da parte delle stesse forze politiche e degli stessi dirigenti politici che con le loro scelte o con il loro silenzio, ne hanno "calpestato" il vero e profondo significato. Parta quindi dai giovani, dai lavoratori, dal sindacato e dagli uomini di buona volontà un sussulto affinchè in queste due giornate il popolo si riappropri della propria rappresentanza, chiedendo a chi non è stato in grado di farlo in questi ultimi decenni di mettersi definitivamente da parte!

 

Daniele Delbene
già Presidente nazionale Costituente PSE

Federico Pezzoli
già
membro del Coordinamento nazionale Costituente PSE

Vito Fiorino
già
membro del Coordinamento nazionale Costituente PSE

Antonio Leanza
già
membro del Coordinamento nazionale Costituente PSE

Luigi Rocca
già
membro del Coordinamento nazionale Costituente PSE

Maurizio Fabrizio
già
membro del Coordinamento nazionale Costituente PSE

Giovanni Tressoldi
già
membro del Coordinamento nazionale Costituente PSE

Fabio Picone
già
membro del Coordinamento nazionale Costituente PSE

Alessandro Tosi
già
membro del Coordinamento nazionale Costituente PSE

Seguono...

 

*La “Costituente Nazionale PSE – Socialismo Italiano” nasce in Italia nel 2001, promossa da un gruppo di giovani ventenni animati dall'idea di sensibilizzare e promuovere la costruzione, anche nel nostro paese, di una grande forza del socialismo italiano come esisteva in tutta Europa. L'iniziativa coinvolse centinaia di giovani in tutta Italia, ma evidentemente gli interessi divergenti delle classi dirigenti che si sono succedute fino ad oggi sono responsabili di averne ostacolato la creazione o comunque di non averne mai creato i presupposti.

CONDIVIDI SU FACEBOOK - CLICCA QUI